Il ruolo della PEC rimarrà fondamentale per il Domicilio Digitale
Con il passare del tempo l’utilizzo del sistema di Posta Elettronica Certificata sta diventando sempre più frequente anche tra i cittadini privati dove non vige l’obbligo di possedere una casella di Posta Certificata, proprio perché lo strumento della PEC offre moltissimi vantaggi ad un costo irrilevante.
A proposito dei vantaggi, li puoi vedere tutti consultando semplicemente questa pagina: I principali vantaggi della PEC
Stando ai dati pubblicati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), le caselle PEC sono passate da più di 9 milioni nel quarto bimestre (Luglio-Agosto) a più di 16 milioni e mezzo di caselle PEC nel quinto bimestre (Settembre – Ottobre) dell’anno 2018.
Le informazioni fornite con frequenza bimestrale, vengono inviate dai gestori autorizzati PEC all’AGID riguardo il numero di caselle di Posta Elettronica Certificata in esercizio, il numero di domini certificati ed il numero delle comunicazioni scambiate.
Puoi consultare le statistiche di ogni anno da questa pagina: Statistiche sull’utilizzo della PEC
Il ruolo della PEC rimarrà fondamentale per il Domicilio Digitale
Il futuro della Posta Elettronica Certificata (PEC)
Con il nuovo anno è entrato in vigore su scala UE il nuovo sistema di Recapito Certificato Qualificato (SERCQ) come previsto dal regolamento Eidas dopo aver ufficializzato lo standard REM (Registered Electronic Mail).
Fino a qualche mese fa si pensava che il Recapito Certificato avrebbe sostituito completamente il sistema della Posta Elettronica Certificata mandandola in pensione anche perchè era stato sostituito l’articolo 8, comma 5 del decreto legislativo 135 / 2018 con l’articolo 65, comma 7 del decreto legislativo 217 / 2017 che dichiarava quanto segue:
“con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti l’Agenzia per l’Italia digitale e il Garante per la protezione dei dati personali, sono adottate le misure necessarie a garantire la conformita’ dei servizi di posta elettronica certificata di cui agli articoli 29 e 48 del decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82, al regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE. A far data dall’entrata in vigore del decreto di cui al primo periodo, l’articolo 48 del decreto legislativo n. 82 del 2005 e’ abrogato”.
Da una prima lettura si era pensato che la PEC dovesse venire abrogata nel 2019 ma dopo attente analisi si è arrivati alla conclusione che la Posta Elettronica Certificata dovrà diventare un servizio di Recapito Certificato ai sensi dell’articolo 44 del Reolamento UE 910 del 2014.
Ad oggi il sistema della PEC non garantisce completamente i requisiti richiesti per diventare un servizio di Recapito Certificato ma in futuro l’obiettivo potrà essere raggiunto adeguando il servizio di Recapito Certificato agli standard già predisposti e pubblicati dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute).
Da quel momento si potrà iniziare a parlare di PEC 2.0 dove la Posta Certificata diventerà a tutti gli effetti un Servizio di Recapito Certificato rispettando tutte le leggi imposte sia dallo stato italiano che dall’unione europea.
Questo significa che il Recapito Certificato non sostituirà la Posta Certificata anche perché dopo anni di assoluta calma, il sistema della PEC ha preso il volo e sempre più cittadini privati hanno compreso l’importanza di possedere una casella di Posta Certificata.
Il recapito certificato qualificato sarà obbligatorio soltanto per le pubbliche amministrazioni o per le aziende che dovranno scambiare documenti ed informazioni con i paesi esteri e nell’Unione Europea, mentre in Italia rimarrà valido il sistema della PEC.
Gli strumenti per richiedere il Domicilio Digitale
Sia il sistema SERCQ sia la PEC potranno essere indicati dai cittadini per richiedere l’attivazione del Domicilio Digitale, il sistema che permetterà al privato di comunicare con la Pubblica Amministrazione risparmiando tempo e denaro.
Consulta questo articolo per conoscere il funzionamento, i vantaggi ed i passi da effettuare per attivare il Domicilio Digitale:
Il Recapito Certificato (SERCQ) non sostituirà la Posta Elettronica Certificata (PEC)
In un’intervista a CorCom, Andrea Sassetti, il direttore dei Servizi di certificazione di Aruba ha dichiarato che il Recapito Certificato Qualificato non andrà a sostituire la PEC che attualmente nel nostro paese è un sistema radicato ed efficiente perché altrimenti si rischierebbe di fare tre passi indietro invece di farne uno in avanti.
Il Team di SoluzioniPEC ti fornirà un riepilogo dell’intervista effettuata al direttore dei servizi di certificazione di Aruba ed al termine di questo articolo potrai leggere quella originale.
“In sintesi, i sistemi SERC e SERCQ sono già in vigore ma ad oggi l’Unione Europea non li riconosce perché non rispetta alcuni requisiti tecnici.
Il SERCQ è una sorta di PEC che però offre la Garanzia dell’identità del mittente e del destinatario e che sarà necessario esclusivamente per un numero limitato di comunicazioni.
A differenza della PEC, l’utilizzo da parte dei cittadini del Recapito Certificato è più complicato perché ad esempio richiede l’identificazione certa del titolare della casella attraverso uno strumento di strong authentication.
In questo modo l’User Experience viene resa più complicata e di conseguenza le persone preferiscono utilizzare il sistema della PEC che è più semplice da attivare, ha dei costi minori ed offre moltissimi vantaggi.
L’introduzione del Domicilio Digitale non rischia di mandare in pensione la PEC, anzi si può dire che l’obiettivo sia quello di incentivare l’utilizzo della PEC in quanto verrà affiancata dal nuovo servizio di Recapito Certificato Qualificato.
La Posta Elettronica Certificata è e sarà lo strumento attraverso il quale si usufruisce del Domicilio Digitale.
I possibili scenari di coesistenza della PEC e dei SERCQ sono i seguenti:
1) Esistenza di due sistemi separati che convivono in parallelo, questo vorrà dire che si potrà decidere di utilizzare lo standard REM ogni volta che sarà richiesto per il servizio certificato qualificato, rimanendo invece sulla Pec per l’ordinario.
2) Adeguamento della PEC al Recapito Certificato facendo evolvere l’attuale sistema di Posta Elettronica Certificata che dovrà integrarsi con un sistema di strong authentication, ma questo rischierebbe di non essere interoperabile con lo standard Rem, oltre a richiedere una serie di modifiche da parte di Agid.
3) Confluenza della Pec in un sistema di recapito certificato qualificato standard Rem: in questo caso si avrebbe un impatto enorme per tutti coloro che hanno già integrato la Pec nei loro processi e sistemi, sarebbe come ricominciare da zero.
In una prima fase non sarà possibile prescindere dal primo scenario perché non è possibile pensare ad un piano di migrazione che elimini la PEC sia per i costi che dovrebbero essere sostenuti ma anche per gli aspetti tecnologici.
Inoltre non avrebbe senso effettuare una scelta così drastica visto che la PEC si sta diffondendo sempre di più ed è considerata un’eccellenza in Europa ed è per questo motivo che il sistema di Posta Certificata verrà modificato per poter rispettare gli standard Europei.”
E’ possibile leggere l’intervista completa consultando questa pagina:
Che cosa ne pensi? Per noi è molto importante conoscere il tuo pensiero
Secondo te in che modo passeremo al Sistema di Recapito Certificato? Abolendo la PEC, viaggiando su due binari o unendo i due sistemi?
Ci piacerebbe conoscere il tuo pensiero su questo sistema così complesso ma in alcuni aspetti anche così conveniente e pieno di vantaggi.